Mistero Marilyn, tra Kennedy e Cosa Nostra, a 48 anni dalla morte


Il suo vero nome era Norma Jeane Baker, ma tutti la conoscono come Marilyn Monroe. La notte tra il 4 e 5 agosto di 48 anni fa (1962) lasciò questo mondo in circostanze ancora tutte da chiarire. Diciamo pure misteriose.

Il suo corpo esanime e nudo giaceva nella camera da letto del suo appartamento a Brentwood, in California. L’autopsia non lasciò spazio a dubbi, avvelenamento da barbiturici, ma i dubbi era e restano tanti.

i fratelli Kennedy e Marilyn

L'ex marito di Marilyn, Bob Slatzer sostenne che la fine di Marilyn sapeva di servizi segreti e di cover up. "L’hanno uccisa perche'sapeva troppo" disse.
Ma perche' sarebbe stata uccisa? Forse all’origine c’e' il rapporto sentimentale che la legava all’allora Presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy. Per lui era stata anche emissaria nei confronti della mafia. Di un suo ex amante, in particolare: Sam Giancana.
Sam Giancana

Giancana sarebbe stato reclutato dalla CIA per assassinare il neonato leader cubano Fidel Castro nel 1959. Il piano, lo sbarco nella Baia dei Porci, non fu mai messo in atto proprio per l'opposizione di JFK. Riferendosi a quell'episodio, Giancana ebbe modo di affermare spavaldamente che "la mafia e la CIA erano due facce della stessa moneta".

JFK a Dallas pochi istanti prima della sua morte

Nel maggio del 1992, Sam Giancana junior, nipote del boss Sam Giancana, venne invitato a parlare della relazione che intercorreva tra la Mafia a la morte di Marilyn. Giancana Jr. raccontò che a suo padre Chuck, il fratello minore del boss di Chicago, Sam rivelò: "Abbiamo sistemato Kennedy in combutta con la Cia". E aggiunse: "Mooney (nomignolo con il quale veniva chiamato Sam Giancana ndr.) rivelò a Chuck di essersi servito di Roselli come tramite personale con Marcello, Trafficante e la Cia, istruendo contemporaneamente i suoi luogotenenti di affidare a Ruby il compito di sovrintendere alla partecipazione dell’Organizzazione all’attentato di Dallas, collaborando con gli agenti del governo […] Ruby, disse Mooney a Chuck, era stata la scelta logica. Aveva già dimostrato in precedenza la sua estrema lealtà e capacità a cooperare con la Cia durante la preparazione dell’invasione della Baia dei Porci. […] Mooney disse che il ‘presunto tiratore solitario’ Lee Harvey Oswald, al pari di Ruby, era legato sia all’Organizzazione che alla Cia. […] Tornato a New Orleans con la moglie russa, venne indirizzato dalla Cia ad un personaggio ben noto a Mooney, l’ex agente dell’Fbi di Chicago Guy Banister".

Ma torniamo alla Baia dei Porci. A fare imbufalire Cosa Nostra fu il fatto che il fallimento dello sbarco metteva una pietra tombale sulla possibilita' di rientrare in possesso dei casino' dell' Avana, una delle piu' formidabili fonti di reddito per il crimine organizzato. Da quel momento JFK fini' nel mirino di Cosa Nostra e piu' precisamente in quello di Sam Giancana. La stagione di caccia era aperta. E fu cosi' che Marilyn fini' col trovarsi in un gioco piu' grande di lei.

Ma queste, come dirà qualcuno, sono solo illazioni. Come questo documento della CIA in cui si manifesta un evidente interesse nei confronti della diva.


Riposa in pace Marilyn. Se puoi.