P2, P3, massoniea, Opus dei e CL: la pastetta è servita (cambia il contenitore ma la cricca resta)


di Michele Allegri

Ogni mattina di quest’estate, apriamo un giornale o vediamo un telegiornale che ci parla di affaroni, di gruppi segreti che condizionano la vita della Nazione, di questa cosiddetta P3, anche se la massoneria pare non c’entri nulla (questo non esclude che molti degli indagati facciano o abbiano fatto parte di logge più o meno regolari, più o meno segrete).

Beh, la P2 di Licio Gelli era ben altra cosa: aveva dalla sua parte l’appoggio incondizionato di settori politici americani e dell’intelligence atlantica, godeva dell’aiuto sostanziale di qualche illustre e potentissimo democristiano, flirtava con molti cardinali e vescovi della curia romana, aveva ramificazione per ogni dove… 

MA C'ERA UN CEMENTO, un collante che faceva finire tutto sotto il tappeto, affari e porcherie comprese. Questo cemento, anzi questa excusatio, si chiamava “lotta al comunismo internazionale”! Caduto il muro di Berlino e caduto il cosiddetto “pericolo rosso”, ogni riedizione di quel tipo di lobby può essere solo la ricerca spasmodica ed incondizionata del potere fine a se stesso, senza giustificazione, senza alcuna morale.

 

Mi è stato chiesto quali siano le somiglianze tra massoneria e Opus Dei. Ci sono similitudini tra le due organizzazioni ma ci sono anche molte differenze, a partire dal fatto che l’Opera è una diocesi delle diocesi, quindi, se ci fosse un problema di segretezza, così come molti hanno evidenziato, bisognerebbe rivolgersi direttamente in Vaticano per saperne qualcosa di più. Il Vaticano, di questi tempi, però, vive altre gravissime difficoltà, a causa dei molti casi di pedofilia che vedono coinvolti i suoi preti, i suoi vescovi, i suoi cardinali, sia per l’aspetto del reato direttamente commesso dai suoi prelati sia per le coperture ed agevolazioni fatte da varie eccellenze ed eminenze nel passato.

Ci sono poi un nutrito gruppo di pentiti e soprattutto pentite, ex numerari ed ex numerarie, che indicano l’Opus Dei come una vera e propria setta.


Un po’ meno ramificata dell’Opus Dei, ma sempre attenta alla gestione del potere e in stretti rapporti con la politica, è la Fraternità di Comunione e Liberazione, chiamata volgarmente C.L., il cui meeting annuale di Rimini, si è scoperto da poco tempo, è sovvenzionato dalla Regione Lombardia del governatore ciellino Roberto Formigoni a suon di centinaia di migliaia di euro. (Formigoni che presto verrà ascoltato anche sul caso P3 ndr)

E che dire, infine, dei nuovi templari? Che dire, oltre quello che ho sempre detto?


C’è n’è per tutti i gusti: persone che cercano una dimensione spirituale new age, magnoni all’hosteria, organizzatori di meeting e falsi tornei di scherma, venditori di patacche e di mantelli medievali, venditori di falsi ordini cavallereschi ma non solo: c’è chi si appropria di simboli e di nomi notoriamente satanisti, c’è chi pensa di costruire una struttura di potere, c’è chi pensa di riconquistare la Terra Santa ( sic!) e c’è persino chi fonda partiti politici.

Tutti questi neoammantellati dovrebbero ricordare che i Templari non esistono più, che mai più esisteranno e che, mettendosi divisa e mantello, non solo diventano automaticamente scomunicati dalla Chiesa (ma di questo non frega niente a nessuno, possono ribattere lor signori) ma che per di più fanno ridere e sorridere chi dovesse incontrarli in qualche chiesa o mentre sfilano nelle Fiere, nei Palii delle contrade delle loro città (questo fatto interessa molti per la decenza, almeno). Ma ‘sti quattro cavalieri, con relative dame da passeggio, non sanno che i Templari, dichiarati eretici nella bolla Vox in Excelso, morirono bruciati sul rogo proprio per volontà del Pontefice regnante del tempo, al secolo Clemente V e del re di Francia, il cristianissimo Filippo IV il Bello?

Mi ha fatto leggere un articolo tratto dal settimanale l’Espresso, intitolato “Gelli, tangenti, amici e trame” di Lirio Abbate e Paolo Biondani, nel quale si fa riferimento ad un’indagine della magistratura di Verbania nei confronti di un gran priore neotemplare, un colonnello della Guardia di Finanza (che è stato inquisito per associazione a delinquere) che stava costituendo un gruppo occulto e di potere in grado di condizionare la vita democratica del Paese e che era in stretto contatto con il notorio ex capo della P2.

In questo gruppo neotemplare, si legge nelle carte dell’istruttoria, “erano radunati militari, politici, dirigenti ministeriali, direttori di banca, magistrati, industriali” e gli immancabili faccendieri di turno. Ma guarda un po’…

Ma perché vi stupite, ancora, cari bloggers? Non sapete che le lobby sono un patrimonio culturale, politico e sociale delle democrazie liberali, come disse un celebre faccendiere italo-americano nel 2006 (già inquisito per associazione segreta)???

Ma che almeno siano palesi e legali…queste lobby… così mi verrebbe da dire, pensando di interpretare il pensiero di tutti i blogger che amano l’onestà e la Verità.

Degli altri non sappiamo che farcene, vadano pure ad indossare un mantello di carnevale e si ubriachino in qualche osteria con vino di quart’ordine ma per favore, che evitino di parlare e di straparlare di sospensioni templari, di regole latine e francesi, di comparsate televisive di pseudo-esperte templari, dei vari Ego Kaghitto e via dicendo…che già i templari, quelli veri, al solo sentirli strombazzare, si rivoltano nella tomba!

Buona estate a tutti!
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