Il gioiello conteso. Ovvero: lo strano litigio che ci porta al 6 aprile


Mai regalare lo stesso gioiello alle proprie amanti. Specie se c'è il rischio che possano conoscersi o incontrarsi. E' una delle regole base a cui il fedifrago deve attenersi. Molti lo sanno ma qualcuno, evidentemente, no.

La storia che conduce alla data del 6 aprile prossimo, quando il Tribunale di Milano tenterà di processare Silvio Berlusconi, comincia con un litigio tra due donne che condividono lo stesso un rapporto con lo stesso uomo.
E' la sera del 5 giugno 2010 e tra una ragazza che tutti conoscono come Ruby e una brasiliana di nome Michelle scoppia una rissa violenta. Le due abitano nello stesso appartamento, ma il teatro dello scontro è un ristorante, davanti a molta gente. Volano parole grosse: si danno della put., della tro., ma soprattutto della ladra. L'oggetto conteso è una collana. La lite è furibonda e qualcuno chiama la Polizia.


Facciamo un passo indietro ora, alla notte del 27 maggio, poco più di una settimana prima. Le protagoniste sono ancora loro: Ruby e Michelle. Quart'ultima è finita in Questura, a Milano, accusata di furto. La brasiliana è con lei, si mette in disparte, prende il cellulare e compone il numero dell'uomo che può o deve aiutarle. Da Parigi risponde Silvio Berlusconi. Michelle, già identificata dagli inquirenti come prostituta, avverte che la sua coinquilina minorenne rischia conseguenze spiacevoli.
Il rancore tra le due era nato dal reciproco accusarsi del furto di un gioiello: una collana in oro bianco con croce in diamanti prodotta da Recarlo di Valenza Po. "É' mia - no, è mia" - "ladra" - ripetono anche di fronte agli investigatori. Una delle due mente, pensa chi le sta interrogando.
O forse no. Forse dicono entrambe la verità. Ma come è possibile?
A Valenza Po riconoscono subito quel gioiello. Conoscono bene tutti i loro prodotti, certo, ma quello ha avuto un successo inaspettato. Un cliente facoltoso e particolarmente importante ne ha comprati 100 esemplari. Al costo di 2400 euro a collana, ha spero 246mila euro in un colpo solo. Ma di chi si tratta? Probabilmente doveva fare omaggio a parecchie signore Silvio Berlusconi, dicono a Valenza Po.
Non lo sapevano, Ruby e Michelle, ma avevano ragione entrambe. Non lo sapevano che quelle liti avrebbero portato alla data del 6 aprile con conseguenze che dobbiamo ancora scoprire. Ma una cosa è certa ed evidente: mai regalare lo stesso gioiello alle proprie amanti.
by Maurizio Decollanz. Powered by Blogger.