La P2 nei diari di Tina Anselmi (da leggere prima che sia troppo tardi)


"Basta una sola persona che ci governa ricattata o ricattabile, perché la democrazia sia a rischio..." "Fate presto a pubblicare i miei appunti, dopo, anche solo qualche giorno dopo, sarà troppo tardi."
Tina Anselmi


A trent'anni dalla scoperta della P2, per la prima volta disponibili gli appunti privati di Tina Anselmi, presidente della Commissione parlamentare sulla Loggia segreta, cui erano iscritti militari, agenti dei servizi segreti, parlamentari, ministri, giornalisti, imprenditori. Molti personaggi sono tuttora in politica, da Berlusconi a Cicchitto, e tra i protagonisti c'è Flavio Carboni, oggi coinvolto nelle indagini sulla cosiddetta P3. Intanto il "Piano di rinascita democratica" di Gelli, che mirava a controllare la magistratura e svuotare le istituzioni democratiche, sembra avere nuovi adepti: "Peccato non averlo depositato alla Siae per i diritti - ha detto il Venerabile - tutti ne hanno preso spunto: ma l'unico che può andare avanti è Silvio Berlusconi...".

Tina Anselmi è nata a Castelfranco Veneto nel 1927. Il suo impegno civile e politico, iniziato con la Resistenza, è proseguito, dopo la guerra, nel sindacato e all'interno della Democrazia Cristiana. Eletta alla Camera dei deputati nel 1968, riconfermata fino al 1992, nel 1976 è stata nominata, prima donna in Italia, ministro del lavoro. Ha retto in seguito per due volte il ministero della Sanità. E stata presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2, e della Commissione sulle conseguenze delle leggi razziali sulla comunità ebraica.