Bene e Male generati dalla stessa Matrice: Star Wars, iconografia e simbolismo


Il Caos, la matrice dell'Universo: esso genera la vita e la morte, il bene e il male, la luce e l'oscurità. Ritroviamo questo principio nei manuali di Astrofisica ma anche nelle più antiche mitologie del mondo. Come ormai ben sappiamo, per conservare la conoscenza occorre trasformarla in mito.



In principio era solo il Caos e l'oscurità più assoluta. L'Universo era sterile, vuoto e senza fine. Ma da questo nulla, improvvisamente, nacque Gea, la Madre Terra, la scintilla di luce destinata a squarciare il buio ed annientare il caos. Gea, da sola, generò il suo primo compagno, Urano, il Cielo, e con esso quasi costretta a generare il primo Creato. Nella Genesi primordiale un solo figlio prediletto è destinato a seguire le indicazioni della Madre fino allo scontro con il proprio Padre: è Kronos, il Tempo. Solo lui, in tutto il firmamento della Genesi primordiale, si ribella al Cielo tiranno per regnare sul creato. E' l'inizio della Genesi terrena, l'incrocio tra lo Spazio e l'inesorabile susseguirsi del momentum, tra la madre Terra, Gea, e lo scorrere delle Ere. Ecco che si forma lo Spazio-Tempo, ecco che l'oscurità viene definitivamente annientata e il Caos comincia a ritirarsi negli anfratti più subdoli del Creato.

Per gli antichi egizi, il Caos venne annientato dall'irrompere di Ra, anticamente simboleggiato dal fior di Loto. Esso si generò da solo, con la semplice forza di volontà, pronunciando il suo nome. La forza di questo atto fu sufficiente alla sua nascita che, come una lama che fende la tela, squarciò il vuoto e l'oscurità. Come un occhio che schiudendosi fa filtrare il creato al cervello e permette la vista, anche Ra schiude il Creato a se stesso dando luogo alla Genesi primordiale. Ra resta il fior di Loto, ma anche il Sole: tutto ciò che dona la vita ricorda quel primordiale atto di forza con cui Tutto ha avuto inizio.

Questi piccoli ma significativi estratti delle tradizioni ellenica ed egizia sulla mitologia della Genesi primordiale, ben rappresentano quanto si perda nella notte dei tempi l'atavica lotta tra bene e male, tra luce e buio.

Un ragionamento che è emerso nella mia mente mentre, con i miei figli, guardavamo alcuni capitoli della saga di Star Wars. Un ragionamento che mi ha ricordato quanto il simbolismo e l'iconografia di "Guerre Stellari" vada ben oltre la sua trasposizione cinematografica e la scintilla scaturita dalla geniale mente di George Lucas. Con particolare riferimento agli ultimi tre capitoli (i primi nell'ordine cronologico) il livelli di lettura ed interpretazione siano molteplici e di crescente intrico man mano che ci si spinge oltre i primi veli.

Mi sono riscoperto indubbiamente felice per aver dedicato alcune puntata di una mia vecchia trasmissione proprio alla saga di Anakin Skywalker. Allora, come oggi, considero il momento in cui Darth Fener rivela al figlio Luke di essere suo padre il cardine interpretativo di tutta la parabola.